Parlare con gli estranei può essere difficile per chi è particolarmente timido, ma ha reali benefici sull’autostima quando la conversazione è piacevole.

Uno studio dell’università del Sussex, nel Regno Unito, ha coinvolto dei volontari in una sorta di caccia al tesoro durante la quale dovevano individuare delle persone sconosciute basandosi sulle loro caratteristiche: ad esempio dovevano individuare un uomo con le scarpe rosse o una donna intenta a gustare una bevanda. Una volta trovate queste persone, l’indicazione era per un primo gruppo di avere con esse un breve dialogo, per un secondo gruppo di osservarle soltanto.

Lo studio ha rivelato che il gruppo che era stato incaricato di dialogare più volte con vari sconosciuti aveva aumentato la propria autostima, aveva ridotto l’imbarazzo e si sentiva più propenso anche a distanza di tempo a parlare con persone nuove.

Quando siamo costretti a interagire con degli estranei potremmo provare emozioni forti e sgradevoli come l’imbarazzo o la paura del rifiuto. Queste sono le stesse emozioni che si prova, a volte, quando si deve parlare in pubblico. Molti bambini hanno paura di parlare con gli estranei, di chiedere al cameriere o al giornalaio cosa vogliono, di chiedere indicazioni. Quando cresciamo guadagniamo fiducia in noi stessi e generalmente non abbiamo più paura di queste situazioni ma le persone timide continuano a comportarsi, almeno in parte, come quando erano piccole.

Parlare con gli estranei e intrattenere con loro conversazioni positive, magari stringendo fugaci amicizie, ci fa sentire potenti e centrati e aumenta la fiducia nelle nostre capacità. Una consapevolezza che torna utile in momenti complicati della vita, come quando ad esempio è necessario fare una presentazione, un discorso o “sfilare” lungo la navata della chiesa per il proprio matrimonio.

Secondo la ricerca psicologica parlare con gli estranei ha un effetto positivo anche sull’umore, facendo sentire più soddisfatti e felici.